Statement
Anna Gentili ha cambiato più volte stilemi e materiali seguendo via via l’evoluzione del suo vedere e sentire il mondo, sperimentando la vita.
Interessante è il periodo della sua pittura che si ispira al negativo fotografico: una pittura ad olio non materica che modifica sottilmente il modo usuale di percepire la realtà, forse sperando di carpirle qualche segreto.
Questo periodo si conclude con una figurina androgina che rientra nel “positivo” da una porta, che ne suggerisce tutta la portata simbolica.
Arrivano “I giardini della mente“ (dal titolo di una mostra) dove la focalizzazione si sposta dal piano esistenziale umano ad altre forme di natura, viste sempre in un’ottica che tenta di andare oltre il visibile. C’è un recupero della sensibilità coloristica e sopratutto materica, con tessiture, collages e materiali diversi, e un evidente interesse per tutte le forme viventi, a volte vagamente biologiche, spesso vegetali ( da qui il colore verde preponderante).
Per un certo periodo ha dipinto in prevalenza alberi, a volte riconoscibili a volte no, spesso antropomorfi e fortemente simbolici: ci parlano di una natura vivente, nei cui processi, per analogia, puoi riconoscere ciò che avviene anche a livello interiore umano. Anch’essi spesso fanno da specchio rivelatore .
Nel terzo periodo, quello attuale, “Immaginale”, la pittura si è fatta via via più ricca di elementi simbolici e meno naturalistici.
Greta Lo Scavo
Recensioni
In questa pagina potrai trovare alcune recensioni, scritte da parte di autorevoli critici d’arte di settore, che riguardono la ricerca e il lavoro di Anna Gentili.